Cerchi nel grano a Sala Baganza

Cerchi nel grano a Sala Baganza  
Giugno 2005: Sala Baganza (Parma)

Il 9 Giugno viene ritrovato a Sala Baganza, vicino Parma, un crop circle. La notizia si diffonde rapidamente, anche sulla stampa locale.
Io ci sono andato alla domenica a vedere per curiosita’ com’era la storia e ho scattato qualche foto

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L’articolo sottostante è tratto da “PolisQuotidiano.it”, il quotidiano on-line di Parma:

“Sala Baganza, terra di alieni”
Nell’estate 2004 si fermarono a Panocchia, ma quest’anno, forse attirati dalle bellezze della Rocca Sanvitale e dai Boschi di Carrega, pare che gli Ufo abbiano preferito fare un salto a Sala Baganza. I cerchi nel grano spuntati mercoledì mattina alle porte del piccolo paese Pedemontano, per chi ci crede, potrebbero confermare questa ipotesi, anche perché sono comparsi proprio di fronte alla bellissima villa del Ferlaro. Gli ometti verdi, insomma, potrebbero aver deciso di fermare l’astronave proprio lì, di fronte alla sontuosa residenza che fu dei nobili Carrega. La notizia, in paese, si è diffusa rapidamente, tanto che ieri mattina gli habitué della piazza si sono trasferiti in massa lungo via Montecoppe, dove la strada sovrasta il campo di frumento teatro del prodigio. Le teorie, manco a dirlo, si sprecano. C’è chi riferisce di ricordare nella serata di martedì qualcosa di strano nell’aria, chi parla di fasci di luce e chi, invece, crede sia opera di qualche buontempone… o di qualche mulinello di vento particolarmente fantasioso. Quest’ultima ipotesi arriva proprio dal proprietario del campo il quale, dopo aver cercato inutilmente di evitare che la folla calpestasse il frutto del suo sudore, ha raccontato che quei cerchi sarebbero semplicemente il risultato di una natura bizzarra: «Ufo? Ma per carità! Martedì c’era molto vento – spiega – credo che qualche piccolo mulinello abbia disegnato quei cerchi». Secondo lui, quindi, nessun mistero, ma anzi, l’opera di Eolo potrebbe essere stata aiutata dal concime: «La terra concimata è particolarmente grassa – prosegue l’agricoltore – e il frumento cresce pesante e per abbatterlo basta una piccola folata. Di cerchi così però non ne ho mai visti». Ma Giorgio Pattera , responsabile scientifi co del Cun (Centro Ufologico Nazionale), non ha dubbi: «L’agroglifo salese è il frutto di una mano umana, esattamente come è accaduto per quelli di Panocchia. E’ stato fatto bene, anche se un po’ in fretta, ma non ho alcun dubbio sulla sua falsità: il frumento è piegato a livello della radice, i nodi non sono ispessiti e allungati e, soprattutto, le spighe non si presentano intrecciate» . Opera del vento? Pattera lo esclude: «Accade che alcuni agenti atmosferici, pioggia e vento, disegnino dei “Meteo crop” – spiega – ma in questo caso sono troppo regolari». Il fenomeno, che sia una burla o meno, ha comunque movimentato la vita del paese. D’altronde, quando mai capita di vedere segnali di vita extraterrestre a Sala Baganza? Ieri in paese non si è parlato d’altro e, dopo “accurati” sopralluoghi, i salesi si sono poi ritrovati in piazza per formulare ipotesi e spiegazioni. Di omini verdi, comunque, per il momento non se ne sono visti, l’unico “marziano” sbarcato in paese è il cocktail che Marco Coruzzi , il titolare del bar che si affaccia sulla piazza salese ha prontamente inventato per l’occasione, in attesa, forse, che qualcuno, così come successo a Panocchia l’anno scorso, inizi a stampare magliette e cappellini con i crop circle. Ma anche gli amministratori, da oggi, non vogliono correre il rischio di rimanere impreparati ad un eventuale “incontro ravvicinato”. Corre voce che sia stato costituito un comitato di accoglienza e che il sindaco, in queste ore, abbia sempre la fascia tricolore a portata di mano… non si sa mai!
Gabriele Franzini.

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